giovedì 12 giugno 2014

Salviamo (di nuovo) a caro prezzo

Leggendo un articolo sull' Huffington Post, ma anche guardando il telegiornale sono venuto a conoscenza del fatto che Etihad, ammesso che i sindacati diano il loro assenso, investirebbe 1,25 miliardi entro il 2018.
 Inoltre la compagnia emiratina stima che per il 2017 Alitalia tornerà in utile con un fatturato da 3,6 miliardi di euro.
Aldilà delle questioni economiche, importanti, come sempre, bisogna considerare che non è detto che Etihad riesca ad acquistare Alitalia, nonostante gli sforzi del Governo.
E non solo per quanto riguarda le opposizioni dei sindacati che cercano di evitare l'esubero di 2251 persone.
Infatti l'Unoine Europea ha stabilito, usando un accordo firmato anche dall'Italia, che non solo la maggioranza delle azioni deve restare in mano "europea", ma che anche il controllo della compagnia aerea debba restare in mano "europea". L'Italia, e il Ministro dei Trasporti Lupi, stanno cercando di opporsi, ma probabilmente non ci riusciranno.
Certo che vedere un numero ben preciso, 2251, e non un numero come 2200 o 2300 persone mi fa tutto un altro effetto, mi fa pensare che c'è una persona a rappresentare ognuna di quelle unità, che ci sono esattamente 2251 persone, non una di più, non una di meno, che resteranno, almeno per qualche anno, senza un lavoro, e che magari per ognuna di quelle persone c'è una famiglia che viveva principalmente di quello stipendio.
E ora non c'é più nemmeno quella fonte di reddito.
Come faranno dunque quelle 2251 famiglie?
È questo che si dovrebbe pensare quando si sentono i "freddi numeri" al telegiornale per esempio, magari stanchi di una giornata di lavoro, magari con altri problemi a cui pensare, magari con problemi anche simili, un'azienda in crisi che non ce la fa più a pagare i dipendenti e quindi deve licenziarne alcuni. O addirittura tutti e chiudere.
E anche per ognuna di quelle persone magari c'è una famiglia, che viveva principalmente di quello stipendio e che ora non sa come fare a finire di pagare il mutuo, la macchina...
E pensare quante notizie di questo tipo si sentono ogni giorno.
E quante non se ne sentono.
Perché magari non tutte le aziende o le piccole imprese che chiudono vengono nominate in qualche giornale o in qualche telegiornale, ma chiudono lo stesso e tutta la gente che lasciano a casa di aggiunge a quelle enormi percentuali di disoccupati o di cassaintegrati che non fanno certo bene al Paese, ne tantomeno alla sua economia o al suo P.I.L.



E proprio oggi si discuteva (é stata poi approvata) la legge sulla responsabilità civile dei magistrati.
Ognuno avrà la sua opinione su questo, ma tenevo a ricordare un commento che ho sentito al telegiornale. Un parlamentare diceva infatti "Ogni persona che lavora ha le sue responsabilità, perché i giudici non dovrebbero averle?"
Questa frase mi ha fatto pensare perché oggi per trattare con Etihad per Alitalia c'è gente che faceva parte del Governo che rifiutò l'offerta di Air France nel 2008  che ora deve decidere come comportarsi di fronte ad un'altra offerta per Alitalia.
Vediamo come andranno le cose tra cinque anni, sperando che non ci costi troppo la compagnia di bandiera anche questa volta.








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'Fate i bravi!' cit. Sig. Balocco