Molta gente
sostiene che i libri scritti da registi o da persone che hanno a che fare con
la televisione non siano belli.
Io ho avuto
modo di provare invece il contrario con questo libro di Andrew Jacobson e Adam Jay Epstein, due giovani autori che
hanno inaugurato un nuovo modo di scrivere fantasy immaginando come creature
magiche oltre agli umani i famigli, un particolare tipo di animali che abitano
la terra di Vastia, e all’inizio ne erano pure i sovrani.
Tra questi
particolari animali che accompagnano i maghi nelle loro avventure si ritrova
per caso Aldwin, un gatto randagio con un orecchio morsicato che per vivere
ruba pesce e che il giorno nel quale entra in un negozio di famigli stava
scappando da uno dei tanti umani che solitamente gli davano la caccia.
Viene così
acquistato da un giovane mago e la sua vita cambierà radicalmente.
Partito per
un viaggio con i suoi nuovi amici famigli, Skylar, una saccente ghiandaia blu e
Gilbert, una pasticciona rana verde, ai quali tace di non essere dotato di
poteri magici, scoprirà di appartenere alla stirpe dei Gatti di Maidenmere,
dotati della capacità di far lievitare gli oggetti.
I tre
scopriranno di essere, secondo un’antica profezia, destinati a salvare la terra
di Vastia e, ora che i loro leali (così chiamano l’umano del quale sono
famigli) sono stati rapiti da una
perfida creatura dovranno fare tutto da soli.
Il libro,
pensato per bambini e ragazzi, mi ha lasciato positivamente colpito e consiglio
a tutti, giovani e meno giovani, la lettura.
Il libro
diventerà presto un film realizzato da Sam Raimi per Sony Pictures Animation,
con la regia di Doug Sweetland.
Devo leggerlo assolutamente!
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